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Cenni biografici

Biografia

Biografia - Alessandro Borghi

  

Borghi Alessandro nasce a Bondeno in provincia di Ferrara nel 1971.

Diplomato in fisica si avvicina al mondo della pittura nel 1997 ispirato dal nonno paterno anch’egli pittore per passione.

Matura lentamente fino a formare una prima personale visione del mondo espressa nelle sue opere da soggetti quasi esclusivamente umani. Dalla convinzione che la società spesso blocca ed opprime quel minimo sforzo di fantasia che tutti dovremmo avere, nasce la scelta di due colori: il  marrone terreno, concreto e pesante e il blu, positiva via di fuga verso l’infinito. Due colori all’apparenza molto distanti ma comunque stretti in un abbraccio che indica l’impossibilità a disgiungersi in quanto due espressioni della vita umana.

Nel 2005 compie un'ulteriore evoluzione del suo modo di esprimersi ;il punto focale dei suoi dipinti è sempre il corpo umano, spesso statuario, curato nei dettagli, che esprime sensualità ma allo stesso tempo un sentimento di inquietudine, ma la vera novità sono i materiali. Mentre prima le sue opere erano realizzate solo con il colore acrilico ora compare anche il cemento, la garza e la stoffa, una tecnica particolare alla quale l’autore attribuisce un preciso significato ricco di elementi simbolici. Mentre il corpo emerge dal fondo, l'anima resta intrappolata e soffocata sotto un pesante strato di materia, in uno sfondo indefinito, senza caratterizzazione di spazio e di tempo, come se questa situazione fosse eterna. Eppure il cemento è rotto, graffiato, usurato dai tentativi dell'Essere che cerca disperatamente di uscire e di liberarsi. Un connubio tra ciò che ha forma e ciò che mai ce l'avrà. La forma è ciò che appare in superficie, la luminosità del colore, la precisione delle linee, la struttura della materia. E attraverso la forma traspare in superficie il dentro, il profondo, le parti più intime del proprio Io, come in un viaggio.

Perchè il viaggio è innanzitutto un tragitto interiore, un percorso della coscienza, fatto anche di disinganni. Come una piccola barca in un mare in tempesta, che non sempre trova un porto finale.

Il contrasto tra luce e ombra crea i volumi, accentuati dall'effetto di rilievo dei materiali, creando anche un'atmosfera inquietante e misteriosa. Questa luce che può squarciara la drammaticità della scena oppure accarezzare dolcemente i soggetti facendoli vivere in ambienti sereni e ricchi di fascino con richiami a volte anche rinascimentali. Anche la tavolozza si fa più accesa, i colori diventano a volte quasi violenti, come il messaggio che vuole comunicare l'artista, un pensiero forte ma carico di speranza.

Un altro aspetto della produzione di Alessandro Borghi è quello che egli stesso ama definire " Venezia - Ritratti di case" , dove l'artista dimostra il suo amore per la città lagunare non attraverso la rappresentazione del lato più conosciuto e monumentale della città ma attraverso quello più sconosciuto ma non meno affascinante. Riproduce fedelmente sempre con l'ausilio del cemento scorci di case con muri diroccati,cornicioni screpolati, porte e finestre scrostate, immagine di una città apparentemente trasandata e in decadimento ma memoria di un grandioso vissuto storico. Ogni pietra ammuffita, ogni muro scrostato, raccontano, respirano, le case non sono solo fantasmi di pietre e cemento ma l'immagine di chi le ha abitate, quasi come fossero ritratti viventi.

Esposizioni

1997  Luglio          Mostra collettiva chiostro di San Romano – Ferrara
1998  Aprile          Mostra collettiva al Centro Artistico Ferrarese  (C.A.F.)
1998  Ottobre       Biennale d’arte città di Cento – Ferrara
1999  Maggio        1° premio concorso di pittura indetto dal C.A.F. – Ferrara
2000  Maggio        3° premio concorso di pittura indetto dal C.A.F. – Ferrara
2000  Ottobre       Biennale d’arte città di Cento – Ferrara
2001  Aprile          Mostra personale galleria “La Telaccia” – Torino
2001  Dicembre     Mostra personale alla Casa Società Operaia di Bondeno – Ferrara
2002  Aprile          Artisti in fiera – Parma
2002  Settembre   Mostra personale a Fiesso Umbertiano – Rovigo
2002  Ottobre       Biennale d’arte città di Cento – Ferrara
2002  Novembre    3° salone internazionale di pittura e scultura – Monte Carlo
2003  Novembre    Contemporanea, settima edizione – Forlì
2004  Giugno        Mostra personale a Zerbinate di Bondeno – Ferrara
2005  Giugno        Finalista premio di pittura Remo Gardeschi – Arezzo
2006  Dicembre     2° premio concorso di pittura del mini quadro indetta dal C.A.F. – Ferrara
2007  Marzo         Mostra personale alla Casa Società Operaia di Bondeno – Ferrara
2008  Agosto        Mostra collettiva a Zocca -  Modena
2008  Settembre   Mostra personale Caffè-galleria Omar  Pieve di Cento – Bologna
2009  Settembre   Mostra personale a Monteforte d’Alpone – Verona
2010  Settembre   Mostra personale a Monteforte d’Alpone – Verona
2011  Giugno        Mostra personale alla Casa Società Operaia di Bondeno – Ferrara
2011  Settembre   Biennale d’arte città di Scandiano – Reggio Emilia
2011  Novembre    Mostra personale a Palazzo Garagnani – Crespellano (BO)
2012  Aprile          Mostra collettiva  “ San Sebastiano tra sacro e profano“ ad Argenta -Ferrara
2012  Ottobre       Mostra collettiva a Palazzo Scroffa - Ferrara

2013  Gennaio       Mostra personale sala N. Orsatti - Pontelagoscuro (FE)

2013  Aprile          Primavera Portuense - Mostra collettiva - Portomaggiore (FE)  

2013  Settembre    Mostra personale Centro artistico Arte Concordia  - Portomaggiore (FE)   

2013  Novembre    Festival delle arti - Castello Estense - Ferrara 

2013  Dicembre     Galleria Spazio d'Arte l'Altrove - Astrazioni Materiche  - Ferrara    

2014  Febbraio      Mostra alla Brick Lane Gallery - Londra    

2014  Aprile         Mostra collettiva " Sfumature di grigio" - Castello Estense - Ferrara    

2014  Maggio       Mostra personale " I colori della materia"  - Scortichino (FE)             

Commenti critici

LAURA ROSSI  (storica dell'arte)

 

Alessandro Borghi è un artista che “vive nel passato, proiettandosi nel futuro”.   Le sue opere sono realizzate in cemento, acrilico e garza su tela, una tecnica alla quale l’autore attribuisce un preciso significato ricco di elementi simbolici.Il punto focale nei suoi dipinti è rappresentato dal corpo, spesso statuario, curato nei dettagli che esprime sensualità ma anche un sentimento di inquietudine.    Borghi ha dimostrato un talento artistico innato supportato sicuramente anche da ricerche, studi e visioni molto attente dei nostri grandi artisti contemporanei e soprattutto quelli che fanno capo al Rinascimento. La sua vasta  produzione ci permette , dunque, di comprendere da dove sia partito e dove sia arrivato il suo percorso e quale sia lo spessore consistente della sua eredità più duratura.

Borghi si è così liberato dalle necessità che hanno in vario modo segnato la sua prima produzione artistica: possa ora pensare con molta attenzione, più agio e più autonomia agli sviluppi più liberi della sua ricerca pittorica che, oggi , gli consentono nuovi orizzonti e nuove libertà.  Il mistero che trapela dalle sue opere è racchiuso nella luce. Questa luce che può squarciare la drammaticità della scena, oppure accarezzare dolcemente i soggetti facendoli vivere in ambienti sereni e ricchi di fascino. Nella ritrattistica, la bellezza non è una variabile ma una parte intrigante dell’opera.

 

 

 

ASCOLTARE L’ARTE

Di M. Malì (critico d'arte)

 

Prendono vita dalle opere dell’artista Alessandro Borghi personaggi singolari fortemente analizzati carichi di ricca sensibilità interiore e nobile potenza umanistica: affiorano dalle sue tele uomini alati nei toni dell’azzurro che percorrono un fascinoso spazio figurale, sostenuti da una manualità luminosa ed intensa, mentre la seria impostazione tecnico – disegnativa suggerisce un’arte contemporanea di grande fermento. Egli dimostra un’acuta dialettica personale che lo evidenzia ed al tempo stesso parla di una prediletta modernità concepita con sublime stile ed estrosità.  Si uniscono al suo discorso artistico la costante partecipazione di nudi femminili e maschili circondati da lirici contrasti cromatici e dolci giuochi di luci che non fanno altro che affermare una freschezza compositiva segnica di ampia maestria.  "Tra cielo e terra”, “ Pensiero” e “ Madre terra” sono solo alcuni dei suoi dipinti dove il tratto leggero e delicato assume un effetto sognante proiettato in una felice calibratura di sintesi. E’ nella suadente creatività del Borghi che si svolge il tema predominante dell’essere umano, egli fissa sulla tela una sostanziosa testimonianza, mai disgiunta, dove si può vedere l’estrazione figurativa  moderna di un artista che coglie vibrazioni e sentimenti autentici dallo sfondo sociale di evidente risonanza.

 

 

 

L’ESSERE DI ALESSANDRO BORGHI

Di Riccardo Melotti (poeta)

 

E’ un risveglio malinconico, quello di Alessandro Borghi,

una presenza cucita nell’assenza, che assedia, circonda,

penetra nudi corpi nel livido d’un lamento.

Una mappa del tacere timidamente sfiorato dalla luce

Che irrora scampoli tessuti dall’abbandono. Borghi versa

Pallidi liquidi su ambiente ed epidermide, gioca

Con solitudine e silenzio, abdica al dolore che attraversa

Il tempo. L’ora è ferma, è impronta, calco, sedimento.

Isolate icone del tacere, dell’essere, del divenire a volte

Intriso d’un bagliore seminato su stanze in adiacenze cromatiche

Che non illudono, ma restano vincolate a un segreto.

Cerca l’esistere Borghi, racconta dipingendo un pensiero, naviga

Nell’ignota via del sentire. Passa dal vedere al percepire.

Rincorre poi alla materia che genera, che copre come il cemento,

che filtra come la garza l’essenza del corpo.

Borghi ha tatto di pareti lacerate, di angoli nella metamorfosi

Di polvere che viene umido imprimere. Sono donne, sono uomini,

fanciulli del ricordo, sguardi che prima della mano

dipingono il vuoto del corpo.

Scendendo nella profondità delle opere, dal timbro materico

E’ l’affioro sofferto dell’immagine, della figura che cela

E al contempo mostra uno stato sospeso, orfano del tempo

Che Borghi esilia cifrando un lungo istante.

Così l’apparire offre la chiave per aprire quel segreto

Orizzonte, oltre lo sguardo cortecciale,

che l’artista dentro, concretamente rincorre.